FAQ

  • Perchè si chiama “La Crepa”?

Il nome “La Crepa” potrebbe sembrare misterioso o evocare leggende ma, in realtà, nasce in modo semplice e concreto ed è legato alla natura stessa dell’edificio che ospita il locale. Il Palazzo della Guardia, una costruzione del XV secolo, è un immobile storico che richiede continua cura e manutenzione. Il nome “La Crepa” simboleggia proprio questa realtà: un riferimento affettuoso e realistico alle imperfezioni e alla fragilità che il tempo lascia sui muri antichi ma anche alla bellezza e al valore della conservazione.

  • Perchè si chiama “Isola”?

Isola Dovarese è un lembo di terra a forma di goccia circondato dalle acque dell’Oglio. Ancora oggi il borgo è bagnato su tre lati dal letto del fiume che, lentamente, ne scandisce il passare del tempo e delle stagioni.
I dintorni offrono la possibilità di godersi affascinanti pedalate in bicicletta lungo gli argini oppure vivere la magia della corrente a bordo di una canoa oppure di un sup.

  • Perchè “Dovarese”?

Isola Dovarese deve il suo nome alla famiglia Dovara (discendenti di Buoso da Dovara) di cui fu dimora e roccaforte per più di un secolo dal 1300 al 1400 circa quando venne ceduta ai Gonzaga.

  • Perchè “Caffè”?

Caffè proprio perchè il luogo è di stampo Ottocentesco e si rifà al Caffè Letterario/Culturale dei Fratelli Verri e del Beccaria. E’ del 1832 la prima licenza che la famiglia Malinverno custodisce di questo locale aperto al pubblico.

  • Perchè Saletta “il Senato”?

Il Senatore del Regno Francesco Pistoja, figlio di osti, nasce nel 1838 all’interno del “Caffè della Speranza” situato in Piazza Matteotti (probabilmente all’attuale civico 12). Il Caffè La Crepa dedica al Pistoja una saletta denominata “il Senato”, ricca di cimeli, nella quale il senatore, per l’appunto, soleva intrattenersi con lo scienziato Ciro Chistoni in compagnia di un buon bicchiere di vino.

  • Perchè il Caffè La Crepa è conosciuto anche come gelateria?

La Gelateria del Caffè La Crepa divenne famosa poichè fu concepita nel 1976 in totale controtendenza rispetto ai trend del mercato di allora. Era pensiero comune infatti che la gelateria del futuro fosse solo ed esclusivamente confezionata e industriale. Oltre a questo si distinse poiché serviva gelati artigianali di altissima qualità, presentati in maniera elegante e raffinata in coppe di porcellana con frutta fresca e liquori di pregio. La gelateria prese il sopravvento per circa vent’anni, consolidando nella memoria dei più questo locale. Ancora oggi si servono i gelati (prodotti con macchine Mark orizzontali) e le coppe di allora.